TERAMO – «Mettere le scuole in sicurezza è una priorità, su questo siamo tutti d’accordo. Ma avere scuole sicure sotto casa non è possibile». Dopo che il nuovo Comitato scuole sicure di San Nicolò a Tordino, popolosa frazione di Teramo, ha espresso la sua contrarietà all’idea di realizzare un polo scolastico a Piano D’Accio, negli spazi della curva dello stadio Bonolis, prefigurando il rischio di una desertificazione della stessa frazione, il sindaco Maurizio Brucchi interviene sulla questione e lo fa per spegnere le polemiche: «Vogliamo i poli scolastici nuovi? Strutture antisismiche, con mensa, palestra, tutto a norma? Dove si può fare il tempo pieno? – chiede Brucchi ai genitori – Allora bisogna farli dove c’è la possibilità di farli. Nessuno ha mai detto che togliamo tutte le scuole per concentrarle a Piano D’Accio o altrove. Quelle che potranno essere migliorate ed adeguate, puntando ad un indice di vulnerabilità tra 0,8 e 1, saranno adeguate. Per le altre bisognerà fare una scelta. O fare i poli o ricostruirle
nuove». Concetto di territorialità alla base dei poli scolastici, per il sindaco, che vale per tuttii quartieri e le frazioni: «Nessuno vuole isolare o portar via economia o scuole dai territori: vale per San Nicolò, Colleatterato come per Colleparco. Incontrerò i genitori e i comitati, con loro mi confronterò ma una cosa è chiara: dobbiamo poi mettere dei punti fermi dai quali partire»